Il nostro menu di Pasqua a 50 euro
«Questo che presentiamo – spiega Peppe Cannistrà – è il menu, ripensato, che il novanta per cento delle famiglie siciliane prepara da sempre per festeggiare la Pasqua».
Un menu in cui non possono mancare le verdure spontanee, raccolte nella passeggiata in campagna; le seppie, primizia primaverile del mare e, naturalmente, l’agnello e carciofi, tipico della tradizione ragusana.
Si inizia con delle frittele e verdure di campo, al posto del più comune pane ammollato nel latte e fritto. Arriva, poi, la razza “a’stimpirata”, caponata leggera e carota centrifugata, uno tra i pesci poveri pasquali.
Quindi, la lasagnetta di grano duro, ricotta, limone, seppia e piselli, un omaggio alla sagra della seppia che si tiene a Donnalucata nella settimana santa, abbinata a Valenti Etna bianco Enrico IV contrada Santo Spirito 2015.
L’intermezzo proposto è il sandwich croccante di fave e menta, con tutta la naturale dolcezza delle fave in gelato.
Segue l’agnello e carciofi, abbinato a Marco de Bartoli rosso di Marco, Perricone 2015. Normalmente, nelle case è usato come semplice ripieno delle focacce mentre nel menu dei Banchi ha la piena dignità di un secondo.
E si chiude con la cassata al forno, farcita di ricotta, cannella e buccia di limone, accompagnata da Passito Moscato Barone Montalto 2014. (foto Benedetto Tarantino)
Ciccio Sultano
mente pratica