Il panificio
Quant’è importante il pane in Sicilia? Forse quanto il vino. È qui che nasce il mito delle stagioni e del grano, dono di Demetra.
I Banchi sono, per prima cosa, un panificio che usa farine antiche e selezionate.
Tra i pani, meritano una menzione speciale il Perciasacchi, noto come farro lungo; il Rossello da cui viene fatto un pane di casa, di pasta dura, ma più idratato con una mollica morbida e una crosta importante; il pane nero di Castelvetrano, miscelato con tre farine: Tumilìa, Biancolilla e Rossello.
Il termine focacce riunisce due cose diverse: la pasta alta, condita con olio, origano e sale e le torte salate.
Le due torte salate che non mancano mai sono sia quella con melanzane, prosciutto e formaggio sia quella con mortadella, mozzarella, fette di limone e pistacchio.
Il forno dei Banchi sforna, naturalmente, molti tipi di scacce ragusane, fatte di sfoglia lievitata. Le due versioni base sono: pomodoro, melanzane, formaggio grattugiato e spinaci, caciocavallo.
C’è, infine, una versione riveduta e corretta dello sfincione palermitano a base di cipolla cotta, concentrato di pomodori, formaggio e pane grattuggiati, ma senza le acciughe, al posto delle quali sono messi dei pomodori a fette.